L’episodio risale al 21 luglio scorso, quando si sarebbe consumato un agguato al porto di Porto Empedocle. James Burgio sarà giudicato con il rito abbreviato.
Rito abbreviato per James Burgio, il 26enne empedoclino fermato due giorni dopo l’agguato avvenuto al porto di Porto Empedocle lo scorso 21 luglio. È stata accolta la richiesta degli avvocati Salvatore Pennica e Alfonso Neri.
L’imputato era finito in manette in quanto accusato di duplice tentato omicidio ai danni di un pescatore 30enne e di un armatore. Il primo fu raggiunto da un colpo alla gamba, il secondo si sarebbe salvato grazie all’incepparsi dell’arma, una calibro 7.65. I suoi legali avevano chiesto espressamente il rito abbreviato, a condizione però che venisse ammessa la testimonianza del perito di parte.
In sostanza secondo la difesa, che non avrebbe mai contestato che a sparare al pescatore e all’armatore sia stato James Burgio, l’empedoclino non avrebbe fatto fuoco con l’intento di uccidere ma di ferire o intimorire. Il parere del perito di parte avallerebbe proprio questa tesi. Di parere opposto sarebbe invece l’accusa, per la quale Burgio avrebbe avuto proprio l’intento di uccidere.
L’accusa di tentato omicidio venne derubricata in lesioni personali gravissime dal GIP del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto. Il Riesame accolse poi il ricorso della Procura, riconfermando l’accusa di tentato duplice omicidio. La prossima udienza è per il 27 febbraio davanti al GUP Alessandra Vella. In quel giorno il PM Eliana Manno potrebbe procedere con la requisitoria.
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