Domani, martedì 10 marzo, torna a riunirsi il consiglio comunale a Favara. I 24 inquilini di aula “Falcone-Borsellino” sono chiamati a votare il Bilancio Stabilmente Riequilibrato con le prescrizioni ricevute dal Ministero degli Interni.
E’ l’approvazione del bilancio di previsione finanziario 2016- 2018, quello stabilmente riequilibrato, il punto in trattazione del Consiglio Comunale di Favara.
I 24 membri di aula “Falcone-Borsellino” sono stati convocati dal Presidente del Civico Consesso in seduta straordinaria e urgente.
Una riunione che il Presidente, Totò Di Naro, ha pensato di convocare a porte chiuse per l’emergenza Coronavirus, per assicurare lo spazio di almeno un metro di distanza tra i consiglieri.
L’ipotesi di Bilancio Stabilmente Riequilibrato 2016/18 era stato proposto dalla giunta comunale di Anna Alba e approvato dal consiglio nel dicembre 2019. Era stato quindi inviato a Roma e aveva riscontrato parere positivo unanime da parte del Ministero degli Interni, ma con delle prescrizioni.
Tutti gli incartamenti romani erano stati quindi trasmessi al Prefetto di Agrigento che ha notificato l’atto al Comune di Favara, mercoledì 12 febbraio scorso.
Da quella data c’è tempo 30 giorni per il nuovo passaggio in consiglio comunale.
Le prescrizioni di fatto non sono altro che delle linee indicative che il Comune di Favara e gli uffici devono rispettare ai fini della buona gestione amministrativa per la fuoriuscita dal dissesto finanziario.
Tra queste – ci aveva detto l’assessore al bilancio, Maria Laura Maggiore – c’è il mantenimento delle aliquote comunali al massimo per almeno altri 5 anni e una serie di disposizioni di mantenimento e razionalizzazione della spesa comunale.
A vigilare sull’ottemperamento delle prescrizioni è demandato il collegio dei revisori. Ogni tre mesi dovrà relazionare al consiglio comunale sul ‘se’ e sul ‘come’ l’amministrazione comunale e gli uffici stiano seguendo le prescrizioni indicate nell’atto notificato dalla Prefettura.
Il consiglio Comunale entro 120 giorni dovrà pure approvare tutti gli altri bilanci che non ha ancora esitato, ossia dal consuntivo 2016, all’ultimo strumento finanziario in ordine di tempo.
Sarà solo dopo queste fasi, ossia entro giugno 2020 che, dicono dall’Amministrazione Comunale, si potrà iniziare la vera fase di programmazione con tutte le misure che serviranno allo sviluppo della città.
E i cittadini, intanto, restano ancora in attesa, da quattro anni a questa parte, del tanto decantato “cambiamento” promesso in campagna elettorale nel 2016.
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