Come già SICILIA TV NOTIZIARIO aveva anticipato qualche settimana fa, il Ministero dell’Interno ha approvato l’ipotesi di Bilancio Stabilmente Riequilibrato 2016/18 che era stato proposto dalla giunta comunale di Anna Alba e votato dal consiglio nel dicembre 2019.
Il bilancio, così come esitato, era stato inviato a Roma e aveva riscontrato parere positivo unanime da parte del Ministero, ma con delle prescrizioni.
Dal comune si era in attesa di sapere di che cosa si trattasse, anche se un’idea si aveva già.
Si attendeva solamente che tutti gli incartamenti, che erano stati già subito trasmessi da Roma al Prefetto di Agrigento, venissero girati al Comune di Favara. La notifica ufficiale è avvenuta mercoledì scorso 12 febbraio.
Le prescrizioni di fatto non sono altro che delle linee indicative che il Comune di Favara e gli uffici devono rispettare ai fini della buona gestione amministrativa per la fuoriuscita dal dissesto finanziario.
Dalla data della trasmissione del decreto e delle prescrizioni ci sarà tempo 30 giorni perché il consiglio comunale di Favara si riunisca e confermi, votandolo, il bilancio che aveva precedentemente votato con tutte le prescrizioni allegate.
Entro 120 giorni dovrà approvare inoltre tutti gli altri bilanci che non ha ancora esitato, ossia dal consuntivo 2016 all’ultimo strumento finanziario in ordine di tempo.
Sarà solo dopo queste fasi, che dovrebbero completarsi entro e non oltre i primi di giugno 2020, che potrà iniziare la vera fase di programmazione da parte del Comune di Favara con tutte le misure che serviranno allo sviluppo della città.
A vigilare sull’ottemperamento delle prescrizioni è demandato il collegio dei revisori. Ogni tre mesi dovrà relazionare al consiglio comunale sul se e sul come l’amministrazione comunale e gli uffici stiano seguendo le prescrizioni indicate nell’atto notificato in questi giorni.
Tra le prescrizioni da seguire – ci dice l’assessore al bilancio, Maria Laura Maggiore – c’è il mantenimento delle aliquote comunali al massimo per almeno altri 5 anni e una serie di disposizioni di mantenimento e razionalizzazione della spesa comunale.
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