I cittadini di Favara Ovest voteranno nella loro città di Favara nel corso delle prossime consultazioni referendarie del 29 marzo 2020. Tutto ciò è possibile grazie al passaggio della porzione di territorio denominata “Favara Ovest” dal comune di Agrigento a quello di Favara, così come pubblicato in gazzetta ufficiale a dicembre dell’anno scorso a seguito del referendum del maggio 2019.
Per permettere ai cittadini di votare e di potersi considerare favaresi a tutti gli effetti era necessario che ognuno di loro potesse avere residenza ufficiale nel comune di Favara. Era necessario quindi attribuire un nome a ognuna delle vie di residenza appena inglobate nel territorio favarese ma ancora senza una denominazione riconosciuta.
Con delibera di giunta n.16 del 6 febbraio 2020, la giunta comunale di Anna Alba ha quindi deliberato la denominazione di ognuna delle vie dell’area di Favara Ovest, mentre l’Ufficio Anagrafe si è messo subito all’opera fino all’11 febbraio per le impellenti attività.
Era necessario, ci dice la sindaca Alba, comunicare urgentemente i nomi delle nuove vie alla Prefettura di Agrigento.
Ma dopo la pubblicazione dell’atto deliberativo della giunta… apriti cielo…!
Da subito iniziano ad arrivare i primi appunti per diversi errori su date di nascita e di morte e su alcune delle allegate didascalie degli illustri personaggi scelti per nominare le vie.
Nasce poco dopo un’altra polemica per aver dimenticato, volutamente o meno, di intitolare le vie di Favara ai suoi figli migliori, partigiani e antifascisti.
Il consigliere comunale M5S (lo stesso partito della sindaca) Carmelo Sanfratello è arrivato a chiedere l’annullamento della delibera comunale dell’intitolazione.
Tutte le polemiche sorte non sono state gradite dall’amministrazione Alba. I modi di scrivere di alcuni giornalisti, associazioni e consiglieri comunali sono stati considerati degli attacchi. Chi sta al momento governando la città avrebbe, secondo qualcuno, dovuto fare diversamente!
A far però mancare terreno sotto i piedi alla sindaca che, ricordiamo, è stata votata per governare e decidere sulla città, è stata una sua caduta di stile con un “infelice” post su Facebook che agli occhi di diversi l’ha quanto meno fatta sembrare una persona poco curante delle sensibilità altrui.
La prima cittadina scriveva: “Mentre c’è chi pensa a “riparare” i nomi delle nuove vie di Favara, noi pensiamo a “riparare” il manto stradale di quelle vecchie”.
E dopo questo post apriti cielo un’altra volta!
Non è piaciuto affatto l’accostamento dei lavori dell’ordinaria riparazione delle strade alla discussione sulla intitolazione delle nuove vie di Favara a Partigiani, Patrioti e Antifascisti favaresi.
Ad ogni modo, si è deciso di convocare la commissione Toponomastica in seduta aperta alla cittadinanza e alle associazioni proprio per discutere sulla questione dei nomi per venerdì, 21 febbraio, alle ore 11,30 nel Palazzo comunale di piazza Cavour.
Sarebbe stato utile e gradito coinvolgere “da subito” la cittadinanza per i nomi da imporre alle vie. Il passaggio del territorio di Favara Ovest da Agrigento a Favara non è che sia stato un fulmine a ciel sereno o un evento inaspettato. Dal referendum di maggio 2019 sono passati circa 9 mesi e un incontro con la città si poteva comunque organizzare, se la volontà di coinvolgerla c’era veramente.
Ma in ogni caso le cose sono oramai andate così.
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