Politica favarese. Anna Alba e la mozione di sfiducia. Che succederà realmente? I consiglieri comunali voteranno per andarsene tutti a casa?
La sindaca di Favara Anna Alba si è detta serena sulla presentazione della mozione di sfiducia nei suoi confronti da parte di 11 consiglieri e ha sottolineato che poi “SE” ci saranno i numeri in consiglio comunale, si potrà mettere la parola fine alla sua amministrazione.
Ma perché la sindaca è serena?
La situazione è questa:
A presentare la mozione di sfiducia contro di lei, con nota Prot. n. 40630 del 16.09.2019, firmandola, sono stati 11 consiglieri: 4 del Gruppo Misto e 7 del M5S (che è lo stesso partito della sindaca): Marilì Chiapparo, Rossana Castronovo, Sergio Caramazza e Vito Maglio (4 dei 10 consiglieri di opposizione) e Massimo Liotta, Carmelo Sanfratello, Giusy Sciara, Giuseppe Sorce, Calogero Pirrera, Carmelo Costa e Danila Baio (il 50% dei grillini presenti in consiglio).
Per essere approvata e andare tutti a casa, a nuove elezioni, occorre che a votare la mozione di sfiducia in aula Falcone-Borsellino siano almeno i due terzi dei 24 consiglieri comunali in carica, ossia 16 consiglieri.
A conti fatti ne mancano all’appello altri 5 che dichiarino ufficialmente di sfiduciare Anna Alba essendo d’accordo con la richiesta di rimozione dalla carica di sindaco presentata dagli 11 colleghi.
Il Consiglio comunale con all’ordine del giorno il documento di sfiducia dovrà essere convocato non prima del 26 settembre (occorre infatti che siano trascorsi almeno dieci giorni dalla data di presentazione) e non oltre il 16 ottobre (infatti non può trascorrere più di un mese).
Mandare la sindaca Alba a casa vuol dire che pure il civico consesso sarà sciolto. Si insedierà pertanto un commissario ad acta che guiderà il paese fino a nuove elezioni.
Si vocifera intanto che ci sono altri due consiglieri comunali disposti già a votare “SI” alla mozione.
Ma la sindaca ha da parte sua almeno ancora una importante carta da giocare: un posto da assessore rimasto vacante che potrebbe far variare i rapporti con gli oppositori, oltre alla possibilità di sostituire quelli attualmente in carica. Alba potrebbe infatti chiudere qualche accordo politico per rimanere al governo, fino a scadenza naturale. Chissà, magari pure rompendo gli equilibri tra gli stessi sottoscrittori della mozione.
E poi, parlando sinceramente, un altro deterrente all’approvazione della mozione di sfiducia potrebbe essere il portafogli. Se gli attuali 11 firmatari resteranno compatti, si troveranno altri 5 consiglieri disposti a chiudere questa esperienza amministrativa? Andare a casa vuol dire in pratica rinunciare alla indennità economica da consigliere comunale e rinunciare agli eventuali rimborsi elargiti a vario titolo.
Se un consigliere vota “NO” o si astiene dal voto sulla mozione di sfiducia vuol dire CHE STA DICHIARANDO UFFICIALMENTE che ANNA ALBA ha lavorato bene. Le dà quindi fiducia e, per il bene della città, non è d’accordo a chiudere questa esperienza amministrativa.
Ovvio che c’è da aspettarsi chi utilizzerà scuse come il metano da realizzare e/o progetti da non interrompere pur di rimanere ancorato alla poltrona. Insomma la solita arrampicata sugli specchi, vista e stravista, fotocopia di atteggiamenti della vecchia politica.
Cosa accadrà nelle prossime ore? C’è da aspettarsi di tutto… vedremo…
Ma secondo qualcuno la sindaca può davvero rimanere serena.
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