Caso Sea Watch 3. Il Consiglio superiore della magistratura apre una pratica a tutela del gip Alessandra Vella, criticata per non avere convalidato l’arresto a Carola Rackete. Intanto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando presenta un esposto al Procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio.
Il Csm, il Consiglio superiore della magistratura, ha aperto una pratica a tutela del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella. Al magistrato sono state fatte polemiche e critiche, anche dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, in quanto lo scorso 2 luglio Vella non ha convalidato l’arresto del comandante della Sea Watch 3 Carola Rackete, che è dunque tornata in libertà. Rackete avrebbe forzato l’attracco al porto di Lampedusa per far sbarcare i migranti che la Ong aveva soccorso in alto mare.
L’apertura della pratica a tutela del gip è stata richiesta dal Comitato di presidenza del Consiglio superiore della magistratura, firmata da tutti i consiglieri togati del Csm. Adesso dovrà essere esaminata e discussa dalla prima commissione del Csm.
Intanto, sempre sul caso Sea Watch 3, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha presentato un esposto al Procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio. Orlando chiede “l’accertamento e la valutazione di eventuali illeciti delle “autorità nazionali””.
Autorità che, secondo il giudizio del sindaco di Palermo, “a vario titolo, mediante provvedimenti o comportamenti contrari a precisi obblighi dell’ordinamento interno derivanti da fonti convenzionali e normative di rango sovraordinato, hanno di fatto ritardato e ostacolato per molti giorni l’esercizio del diritto/dovere della comandante della “Sea Watch 3” di condurre in salvo in un porto sicuro le persone soccorse in mare il 12 giugno e hanno ordinato il tentativo di impedimento dell’attracco della stessa imbarcazione alla banchina del porto di Lampedusa avvenuto il 29 giugno, posto in essere dai militari della Guardia di Finanza incaricati dell’operazione».
Nell’esposto del sindaco, lungo due pagine, Orlando cita l’ordinanza del gip Alessandra Vella che non ha convalidato l’arresto di Carola Rackete, rimettendola di fatto in libertà. Il primo cittadino di Palermo aveva già annunciato il voler concedere la cittadinanza onoraria all’equipaggio della nave, considerato da Leoluca Orlando come protagonista “di un’operazione di umanità e professionalità”.
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