Sono in vista importanti cambiamenti e novità per quanto riguarda la Tari, l’imposta sui rifiuti. A partire dal 2020 il nuovo metodo tariffario della cosiddetta “Tari 2” sarà nazionale e non più stabilito dai Comuni come avviene ora.
Tra meno di tre mesi, a partire da gennaio 2020, cambierà il metodo con cui viene calcolata la tariffa della imposta sui rifiuti, la Tari. Con le novità che verranno apportate nella cosiddetta “Tari 2”, la tariffa della bolletta per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti non sarà più definita dai criteri stabiliti da ogni Comune, ma verrà determinata unitariamente a livello nazionale.
Dal prossimo anno, dunque, non sarà più ogni Comune a dover scegliere un criterio piuttosto che un altro per calcolare la tariffa della Tari, ma a farlo per tutti ci penserà l’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Le tariffe future non potranno essere aumentate se non nei casi di aggiunta di servizi o di interventi gestionali migliorativi dei processi di raccolta e smaltimento. Inoltre, saranno premiati i Comuni che risulteranno in grado di gestire integralmente il ciclo dei rifiuti nel proprio ambito locale.
Per illustrare i dettagli di questa nuova “Tari 2”, abbiamo intervistato il coordinatore di Konsumer Agrigento, Giuseppe Di Miceli. A Di Miceli abbiamo chiesto anche quali conseguenze – e se saranno positive o negative – porterà l’introduzione di queste novità sul territorio agrigentino.
Nel Tg l’intervista a Giuseppe Di Miceli.
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