Rifiuti. La Regione Siciliana sposta per alcuni comuni i conferimenti da Gela a Trapani. Ed ecco insorgere i sindaci che dicono: “È una scelta scellerata”. Secondo i primi cittadini di Naro, Ravanusa e Porto Empedocle sarà una doccia fredda per l’economia dei Comuni.
La regione sposta il conferimento dei rifiuti da Gela a Trapani per i comuni di Naro, Ravanusa e Porto Empedocle, ma per i sindaci dei tre rispettivi paesi – Maria Grazia Brandara, Carmelo D’Angelo e Ida Carmina – si tratta, senza mezzi termini, di una “scelta scellerata”. Inevitabilmente, commentano i primi cittadini, aumenteranno i costi del servizio rifiuti e a piangerne saranno i contribuenti. Sarà un vero e proprio salasso per le già precarie condizioni economiche dei cittadini.
Questo almeno secondo quanto si evince da una nota congiunta dei tre sindaci. Leggendola, si apprende che per i loro Comuni il Dipartimento Acqua e Rifiuti dell’Assessorato dell’energia della Regione Siciliana ha dirottato il conferimento dei rifiuti da c.da Timpazzo – in territorio di Gela – all’impianto di Trapani, sito in c.da Belvedere e gestito dalla società Trapani Servizi s.p.a..
Secondo le stime dei Comuni, questo significherà un aggravio sui costi di conferimento, per ogni mese, rispettivamente di: 12mila euro per i cittadini di Naro, 27mila euro per i ravanusani e 39mila euro per i contribuenti di Porto Empedocle. A queste cifre – precisano i sindaci Brandara, D’Angelo e Carmina – vanno aggiunte le spese di trasporto e di carburante che faranno lievitare il costo del servizio. La tariffa passa infatti dai 98 euro più iva di contrada Timpazzo, a Gela, ai 220 euro più iva richiesti dalla Trapani Servizi S.p.A.
Una situazione che ha mandato in escandescenza gli amministratori dei tre paesi anche perché questo aggravio di costi arriva dopo l’approvazione del piano finanziario, con somme non previste nei bilanci comunali e che faranno lievitare notevolmente la bolletta della Tari.
“Mentre “combatto” per l’affermazione della raccolta differenziata – commenta la sindaca di Naro – dicendo anche che questa buona prassi porterà a incentivi per gli utenti che differenziano e contribuirà ad abbassare la tassa sui rifiuti, ecco che tutto è reso vano da un mero decreto dirigenziale regionale!”. “Come faremo ad abbassare la tassa – prosegue l’onorevole Brandara -, se aumenterà vertiginosamente il costo di conferimento in discarica dei rifiuti residuali?”.
A rincarare la dose è il primo cittadino di Ravanusa. “Mi aspettavo dalla Regione l’avvio dei cantieri per l’impianto di compostaggio nell’area industriale di Ravanusa – dichiara Carmelo D’Angelo – e invece ho ricevuto in regalo per i miei concittadini un aggravio di spese del 100% sul costo di conferimento”. “Mi appello alla sensibilità del Presidente della Regione Musumeci e mi auguro – ha continuato il sindaco – che la deputazione agrigentina faccia sentire forte, unanimemente e al di là dei colori politici, un grido di dissenso a questa decisione”. “Un crimine contro i cittadini – dice D’Angelo – che si troveranno costretti a pagare di più per una scelta unilaterale che trova impotenti le amministrazioni locali”.
“Il raddoppio del costo dei conferimenti – conclude la sindaca di Porto Empedocle Ida Carmina -sarà insostenibile per i cittadini già vessati e per le casse comunali già in fortissima crisi di liquidità. La gestione dei rifiuti in Sicilia – aggiunge la prima cittadina della città marinara – pare un teatrino dell’assurdo dove gli unici a rimetterci sono i cittadini dei comuni già in forte affanno”.
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