A Casteltermini, dopo la sentenza della Corte d’Appello, cambierà non solo il sindaco ma anche il consiglio comunale. Lo dicono i consiglieri del locale M5S che si sono dissociati e non hanno partecipato al consiglio comunale che si è tenuto proprio ieri.
La recente sentenza della Corte d’Appello di Palermo non solo ha fatto decadere Gioacchino Nicastro dalla sua carica di sindaco di Casteltermini ma avrà ripercussioni anche sull’assetto del consiglio comunale della città.
È quanto si evince da una nota del M5S di Casteltermini che ha annunciato come nessuno degli eletti pentastellati abbia partecipato al consiglio comunale convocato per ieri, 4 luglio, alle ore 16.30.
Secondo la sentenza della Corte d’Appello – precisa il M5S di Casteltermini – il dott. Gioacchino Nicastro sarebbe stato ineleggibile al momento in cui venne proclamato sindaco. A sostituirlo è il pentastellato avv. Filippo Pellitteri, candidato sindaco alle elezioni Amministrative in cui vinse Nicastro. La decisione della Corte d’Appello, scrivono i grillini, “ha annullato [anche] la deliberazione del consiglio comunale di convalida degli eletti del 25 giugno 2017”.
I 5 Stelle sostengono che sarà necessario indire una nuova convocazione per la convalida degli eletti una volta stabilito il nuovo assetto tra le due liste in consiglio comunale, con la giusta ripartizione del numero dei consiglieri comunali secondo quanto previsto dalla legge elettorale.
I consiglieri del M5S hanno dunque annunciato, ancora prima che il consiglio comunale di ieri avesse luogo, che non avrebbero partecipato alla pubblica assise e che non riconoscono come legittimo qualsiasi atto o deliberazione formulati durante la seduta consiliare. “Non sarà da noi riconosciuto – scrivono – e i sottoscrittori ne avranno l’esclusiva responsabilità amministrativa e/o, eventualmente, anche erariale/penale”.
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