Ci sarebbero nomi “eccellenti” tra gli indagati in un’inchiesta che coinvolge tra gli altri anche sindaci ed ex sindaci dell’agrigentino. Inchiesta che potrebbe riguardare presunti favori a Dedalo ambiente.
I reati contestati andrebbero dall’abuso di ufficio alla sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. La Procura della Repubblica di Agrigento, si legge su altri organi di stampa, avrebbe indagato una decina tra sindaci, ex primi cittadini, funzionari dei Comuni, dirigenti dell’Ato Rifiuti Ag3 di Licata e vertici della Srr di Agrigento. Sotto la lente d’ingrandimento del pm Antonella Pandolfi ci sarebbero proprio la società che ha costituito l’Ato Ag3, le emergenze rifiuti e le assemblee dei sindaci che hanno approvato i bilanci della Dedalo ambiente.
Nomi “eccellenti” quelli che risulterebbero nel registro degli indagati, tra questi pare non manchino l’ex sindaco di Licata, Angelo Cambiano, la neoeletta prima cittadina di Naro, Maria Grazia Brandara, che è stata anche commissario del Comune di Licata, e il sindaco di Campobello di Licata Giovanni Picone.
Tra gli indagati ci sarebbero anche: Vincenzo Ortega, 59 anni, dirigente del Comune di Licata, Rosario Miceli, 60 anni, liquidatore della Dedalo Ambiente, Salvatore Gueli, 64 anni, commissario liquidatore Dedalo Enrico Vella, 31 anni, presidente Srr, Angela Mirabile, 54 anni, Giovanni Mirabile, 40 anni e Fabio Di Nicola, 46 anni.
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