È stata la città di Favara a ospitare il 27esimo raduno delle Confraternite della Diocesi di Agrigento. Ecco come ieri si è svolto l’evento.
Ogni gruppo ha partecipato con i propri colori e il proprio stendardo. Si è tenuto ieri a Favara il 27esimo Cammino di Fraternità, un incontro che ha radunato i membri delle Confraternite della Diocesi di Agrigento. 48 in totale le Confraternite presenti all’interno della Diocesi agrigentina, 25 quelle presenti ieri nella città dell’agnello pasquale.
A fare gli onori di casa e a ospitare i confrati sono stati i membri della Confraternita della Santa Croce del Calvario, coordinati dal decano Rosario Sutera Sardo. Di buon mattino, si sono organizzati chi all’accettazione e alla registrazione degli ospiti, chi per offrire loro la colazione.
Il momento iniziale si è tenuto presso piazza Don Giustino e la chiesa San Giuseppe Artigiano, dove si è tenuto anche un momento di preghiera seguito dai saluti e da una riflessione sul tema delle Confraternite, del ruolo che hanno all’interno della Chiesa e dell’importanza del contributo che i giovani possono dare a queste realtà. A dare i suoi saluti è stato anche il responsabile diocesano delle Confraternite e il superiore della Confraternita di Maria Santissima Addolorata di Agrigento, Dino Montalampo, al quale abbiamo chiesto quali sono le finalità di questi raduni.
A seguire un lungo corteo delle varie Confraternite, ciascuna con la divisa e lo stendardo che la contraddistingue. A fare da capofila la Santa Croce del Calvario. Tutte insieme sono salite da via Italia per poi scendere in via Roma e via Vittorio Emanuele, sino ad arrivare infine in piazza dei Vespri, all’interno della Chiesa Madre di Favara.
Verso mezzogiorno poi la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Francesco Montenegro, che ha affrontato il tema della pietà popolare e della vocazione iniziale per la quale sono nate le Confraternite, invitando i presenti a un ritorno a questi valori cristiani per il bene della Chiesa e delle comunità. Presenti, tra gli altri, anche diversi parroci tra i quali l’arciprete di Favara, don Giuseppe D’Oriente, la sindaca di Favara, Anna Alba, il comandante della locale Tenenza, Giovanni Casamassima, e il comandante della Compagnia Carabinieri di Agrigento, Luigi Garrì.
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