Ci sarebbero ricatti sessuali dietro alla vicenda riguardante l’ammanco di circa 570 mila euro prelevati da un ex dipendente di un ufficio postale di Favara da alcuni conti di ignari clienti. Il 62enne è accusato di peculato. L’uomo avrebbe nel tempo sottratto la consistente somma di denaro per poi far perdere le sue tracce.
Secondo quanto emergerebbe dalle indagini dei carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica di Agrigento Chiara Bisso, una coppia di favaresi, residente a Catania, avrebbe ricattato il 62enne, reo di avere adescato nella sua auto una ragazzina 14enne, dopo essersi fotografato i genitali col cellulare. Poi avrebbe mostrato la foto alla ragazzina con la raccomandazione provocatoria di “farla vedere alla madre”.
E da qui, secondo gli inquirenti, l’idea della mamma della 14enne, con la complicità del suo compagno, di ricattare il 62enne e “comprare” il suo silenzio con la moglie con una somma di denaro molto alta: 250 mila euro.
Dopo l’arresto ai domiciliari della coppia per estorsione, la vicenda approda al Tribunale del riesame per chiedere la revoca dell’ordinanza, emessa dal gip Alessandra Vella.
“Vivono in regioni diverse, non c’è più il rischio di reiterare il reato o inquinare le prove”, ha sostenuto ieri la difesa che ha chiesto la scarcerazione per la coppia. I giudici del Riesame decideranno nelle prossime ore.
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