L’attività investigativa dei Carabinieri su coordinamento della Procura della Repubblica – era partita nell’ottobre del 2014 per concludersi nel 2016 – ha avuto il focus sull’attività di due verificatori dell’Enel, il 60enne agrigentino Giovanni Trupiano e il 63enne narese Domenico La Porta.
Ai due verrebbe contestato di avere adempiuto atti contrari ai doveri d’ufficio, in quanto avrebbero intascato tangenti per chiudere un occhio sui controlli ed evitare di denunciare eventuali furti di energia elettrica. Nella maggior parte dei casi sarebbero stanti anzi gli stessi verificatori a ”proporre” allacci abusivi tramite l’uso del magnete o del cosiddetto sistema del ”sorcio”, al fine di risparmiare illegalmente sul costo della corrente elettrica.
La lista conta una ventina di indagati, tra i reati contestati il furto, la truffa e la corruzione. Coinvolta nella vicenda anche una donna canicattinese che avrebbe fatto da intermediaria tra Trupiano e La Porta e i clienti. Tra questi ultimi ci sarebbero commercianti, esercenti e professionisti di diverse zone dell’agrigentino.
Durante l’udienza preliminare i difensori avranno la possibilità di chiedere eventuali riti alternativi.
Commenta articolo