Su richiesta del parroco Don Diego Acquisto prima e, dell’Arcivescovo di Agrigento Mons. Franco Montenegro dopo, lo scorso mese di febbraio, Sua Santità, Papa Benedetto XVI, per onorare i duecento anni della comunità parrocchiale, aveva concesso l’indulgenza plenaria ai fedeli che, alle condizioni stabilite dalla Chiesa, hanno visitato l’edificio di culto. A beneficiare per ultimi dell’indulgenza sono stati i tanti fedeli che venerdì scorso hanno assistito alla celebrazione eucaristica.
Ad animare la S.Messa la corale Jerusalem “Pino Russello” diretta dal Maestro Salvatore Lentini. In prima fila anche le autorità cittadine con il Sindaco, Rosario Manganella ed il Comandante della locale Tenenza Carabinieri, Gabriele Treleani.
Durante l’omelia, il parroco oltre a ripercorrere i momenti salienti delle celebrazioni del bicentenario, si è soffermato anche sull’ultimo caso di cronaca che ha sconvolto la comunità favarese. Dal pulpito, don Dego, ha chiesto perdono per l’agghiacciante fatto di sangue, ed affida al cuore immacolato di Maria le preghiere per il riscatto morale dell’intera società.
Ed anche l’arcivescovo di Agrigento, nel suo messaggio alla Parrocchia, si sofferma sul delitto. “La vostra città – scrive Don Franco – richiede pescatori abili, agili, capaci e volenterosi, capaci di affrontare le tante difficoltà e di osare. L’ultimo tragico episodio avvenuto a Favara – si legge ancora – dice che l’impegno richiesto ai credenti non è solo decisione legata alla buona volontà, ma è atto di obbedienza sia al Signore, che manda i suoi discepoli per le strade del mondo, e anche alla storia della vostra città che pur essendo ricca di positive e preziose intelligenze, deve combattere con mentalità che offendono il bene comune”.
Subito dopo la celebrazione eucaristica, il comitato pro festeggiamenti, appositamente formatosi, ha organizzato diverse iniziative di intrattenimento. Incontri che si sono svolti nel largo antistante la Chiesa. Tra le iniziative, la personale di inchiostri del Maestro Vincenzo Patti, “Memorie Dipinte”.
Ai piedi del sagrato anche uno speciale giardino degli odori curato dall’azienda agricola “A Crocca”.
In Piazza San Vito anche i canti natalizi dei bambini del catechismo e le poesie dialettali dei poeti, Patti, Mossuto e Sciortino. A conclusione distribuzione di Muffuletta.
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