A Casteltermini in centinaia, per il rimpatrio delle spoglie del soldato Fazio Fraterrì, deportato in un campo di concentramento in Polonia.
Fraterrì, morto neppure quarantenne nella seconda guerra mondiale, ha lasciato un ricordo indelebile nei suoi tre figli.
A rendere gli onori militari alla salma, il picchetto dell’esercito italiano, una rappresentanza dei carabinieri, delle fiamme gialle, della Polizia e del Corpo forestale.
Commovente l’ingresso della salma nella chiesa madre di Casteltermini, accompagnata da un silenzio votivo.
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