Dovevano essere 13 i candidati favaresi in corsa all’ARS. Ma uno, serio professionista e stimato da tanti, non ha potuto farlo, poiché – a sua detta– non gliene stata data la possibilità. Parliamo del biologo Diego Virgone, che ha inviato in redazione una lunga lettera, che noi abbiamo pubblicato per intero sul nostro portale siciliatv.org, nella quale spiega come non sono maturate le condizioni per una sua candidatura. Nella sua missiva, parla di come, sostenuto da numerosi amici, voleva scendere in campo impegnandosi in prima persona per cambiare ed innovare quel meccanismo che non soddisfa più la gente.
E’ impensabile –scrive Virgone– affrontare i problemi della collettività organizzata senza riflettere sull’atteggiamento di certa politica, ormai vuoto contenitore di idee, incapace di interpretare il disagio della gente, accentrando nelle mani di pochi, da sempre sulla scena politica per mestiere più che per convinzione, quello che definiscono “potere”.
E’ irrazionale, –continua– formare una lista con persone animate dalla volontà di cambiare, provenienti da varie esperienze professionali, per poi, in prossimità della scadenza del deposito delle liste, pretendere di infarcirla di soggetti gravitanti nell’agone politico da anni e con qualche pendenza giudiziaria.
Considerato che tra i candidati, –dice il Biologo– il numero di coloro i quali, perlomeno nell’agrigentino, sono già deputati e che, comunque, hanno esperienze di altre candidature regionali è notevole e spropositato, risulta chiara la logica che muove tali meccanismi, ovvero difendere la propria posizione, quasi fosse un lavoro, impedendo la candidatura a chi magari intende proporsi quale alternativa, considerandolo solo un avversario.
Non volevo candidarmi per proseguire nel proselitismo politico in atto, ovvero per “sistemarmi”; ho già –afferma Virgone– un lavoro appagante ed una dignità personale che non intendo certo barattare per qualche incarico, la mia intenzione era quella di concorrere per sviluppare un nuovo concetto di impegno politico.
Ritengo che l’attuale clima ostile nei confronti della politica risieda su fatti inequivocabili, sulla incapacità di interpretare i disagi della gente che ha solo desiderio di essere rispettata ed amministrata degnamente.
Riempire le liste di compari ed amici, è espressione –dice– di un deprecabile modus di fare politica che, negli ultimi anni ha affossato la nostra terra isolandola dal resto d’Italia e segnalandola solo per sprechi, lottizzazioni politiche e per la creazione di carrozzoni utili solo a ricavare voti, senza coperture di bilancio ed onerando i cittadini di imposizioni gravose e spropositate rispetto ai servizi offerti”.
La lettera si conclude con l’auguro e l’invito ai deputati, per un proficuo impegno nell’interesse della gente.
Elezioni Regionali. Dovevano essere 13 i candidati favaresi. Parla colui il quale non ha avuto la possibilita’ di candidarsi
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