Nel giorno del XX° Anniversario della sua morte, è tuttora spiazzante la consapevolezza e la quasi normalità con cui il Giudice, Paolo Borsellino parlava di quali erano i rischi a cui andava in contro. 20 giorni dopo, l’intervista rilasciata al TG5 è più precisamente alle ore 16:58 di domenica 19 Luglio, un boato ruppe il silenzio della Città di Palermo. A poco meno di due mesi dalla Strage di Capaci, il pensiero dei Palermitani andò subito all’altro grande magistrato antimafia, Paolo Borsellino. Una grossa colonna di fumo nero si innalzò al cielo, incessante il rumore delle sirene. Una voce cominciò a girare in Città: c’è stato un attentato al Giudice Borsellino in Via D’Amelio. E purtroppo la voce del popolo non si sbagliava, il cerchio criminale di Cosa Nostra era stato chiuso con l’uccisione dell’uomo che insieme all’amico Giovanni Falcone nella lotta alla mafia si erano spinti talmente oltre da pagare con la vita. 100 kg di tritolo posizionati all’interno di una fiat 126 parcheggiata nella strada dove abitava la Madre del Magistrato ucciso e che lo stesso, andava a trovare ogni domenica. Nello scoppio persero la vita anche, gli agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi quest’ultima fu la prima donna a compiere il servizio di vigilanza sui magistrati, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L’unico degli agenti a sopravvivere fu Antonio Vullo. In totale l’esplosione provocò 24 feriti. Diversi sono i misteri che gravitano intorno all’attentato di Via D’Amelio, tra questi basta ricordare la sparizione della famosa agenda rossa che il Giudice Paolo Borsellino portava sempre con se e sul quale annotava tutti i suoi appuntamenti. Sulla questione agenda sono stati indagati anche uomini delle forze armate italiane. Sugli intrecci Stato e Mafia di cui per primo ha parlato Massimo Ciancimino figlio dell’ex Sindaco di Palermo Vito, sono ancora in corso le indagini delle Procure della Repubblica di Caltanissetta e di Palermo. La notizia della morte di Borsellino come quella di Falcone, non arrestò la pressione dello Stato nei confronti della Mafia, anzi smosse gli animi dei Siciliani che da allora mossero i primi passi manifestando la propria battaglia in favore della giustizia e della legalità. Diverse in Italia le manifestazioni celebrative promosse. Nella Città di Palermo, in mattinata il ricordo dei Magistrati nell’Aula Magna del Tribunale. Alle ore 20:00 invece da Piazza Vittorio Veneto la sedicesima edizione della fiaccolata organizzata da Giovane Italia e Forum XIX Luglio. Corteo che si conclude in Via D’Amelio con la deposizione di una corona di fiori.
Condividi articolo
Commenta articolo
Articoli correlati:
Non ci sono articoli che ti possano interessare.
RICEVI GRATUITAMENTE LE NEWS DI SICILIATV.ORG DIRETTAMENTE SU WHATSAPP
Commenta articolo