Le vendite promozionali, secondo le previsioni, quest’anno dovrebbero registrare un calo del 20–30% rispetto al 2011.
Secondo Adiconsum, a frenare lo shopping degli italiani sarebbe l’effetto tasse, ultima delle quali l’IMU. Esborsi quelli derivanti dal fisco che ridimensionano il budget delle famiglie italiane. Dalle stime effettuate la spesa media procapite prevista dagli italiani per agli acquisti sarà di 75 euro. Come sempre il settore maggiormente gettonato sarà quello dell’abbigliamento e delle calzature.
Per evitare scocciature, le associazioni dei consumatori dettano il decalogo delle regole basilari dello shopping in saldo.
Al primo punto delle regole, conservare sempre lo scontrino per l’eventuale sostituzione del prodotto acquistato, qualora quest’ultimo presentasse dei difetti.
Al secondo punto invece, vale la regola che la merce proposta in saldo non deve essere quella della stagione passata ma quella della collezione in corso di vendita.
Tra i Consigli della associazioni, quella di non fermarsi al primo negozio ma di girare e confrontare i prezzi, diffidare dai ribassi superiori al 50%.
Ta gli obblighi che i commercianti devono eseguire, l’esposizione nei capi del prezzo intero unitamente a quello scontato e l’accettazione dei pagamenti con carte di credito, qualora il negozio sia abilitato.
Prima dell’apertura ufficiale dei saldi estivi, abbiamo sentito quali sono le aspettative di alcuni commercianti della via principale dello shopping agrigentino, ovvero Via Atenea. Commercianti che anche quest’anno per incentivare gli acquisti, hanno organizzato la seconda edizione de “La Notte dei Saldi”, con l’apertura serale dei negozi che si affacciano nel salotto buono della Città.
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