Era stato istallato alla fine del 2015 sul Piazzale Belvedere della collina San Francesco a Favara e stanotte (notte tra venerdì 21 e sabato 22 agosto) è stato distrutto dalle fiamme.
Il barcone “El Peskador” utilizzato dai migranti in uno degli innumerevoli viaggi della speranza lungo il Canale di Sicilia era simbolo dell’innata propensione all’accoglienza del popolo siciliano, e di quello favarese in particolare.
“Ero forestiero e mi avete accolto” queste le parole scritte in una fiancata del barcone “El Peskador”.
Il barcone fu installato per volontà dei Frati Minori del Convento Sant’Antonio di Favara. Fu un’idea di Fra Giuseppe, allora Padre Guardiano del convento, che in quell’anno volle far nascere Gesù in una delle barche della speranza.
Una proposta che allora fu subito accolta positivamente dalle autorità.
Così sabato 19 dicembre 2015, nel pomeriggio, grazie all’impegno dell’Agenzia delle Dogane, della Capitaneria di Porto e della Procura della Repubblica di Agrigento nella collina San Francesco di Favara arrivò El Peskador.
A curare il prelievo, il trasporto ed anche l’installazione dell’imbarcazione fu l’ormai noto Giuseppe Cioppino Crapanzano accompagnato in questa avventura dallo stesso Frà Giuseppe Maggiore.
Si trattava di un peschereccio ligneo largo tre metri e lungo circa 10 che nell’agosto del 2014, carico di migranti, salpò da uno dei porti Libici alla volta della Sicilia.
Nello specifico, El Peskador aveva trasportato un gruppo di migranti arrivati sull’arenile di “Torre Salsa”, a Siculiana, il 23 agosto 2014.
A bordo dell’imbarcazione le Forze dell’ordine avevano trovato e arrestato il presunto scafista del viaggio, un uomo di nazionalità tunisina.
Il peschereccio venne quindi sequestrato e affidato all’Agenzia delle Dogane che ne aveva disposto la custodia in un deposito dello scalo marittimo di Porto Empedocle.
Significativa è la scritta in arabo che era presente sulla cabina di comando del peschereccio “Dio ci aiuti”, una preghiera probabilmente scritta dai migranti che si erano imbarcati.
Altrettanto significativa è stata la scelta di posizionare la barca con la poppa rivolta verso il mare di Lampedusa, un ulteriore segno del collegamento diretto tra la speranza e la nuova vita.
Incendio barcone El Peskador, le reazioni
El Peskador, monumento lasciato all’incuria. L’incendio è un brutto gesto se doloso
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