Ci auguriamo che sia stato solo un incendio innescatosi autonomamente (seppur possibilità molto remota) o comunque non per volontà diretta (magari per un mozzicone di sigaretta ancora acceso lanciato senza cura).
Perché in molti, forse tutti, concordano che se doloso, l’incendio che ha distrutto il barcone “El Peskador” avvenuto nella notte tra venerdì 21 e sabato 22 agosto a Favara, è un brutto segnale che viene lanciato dalla città a tutta la nostra terra, all’Italia e forse anche fuori dall’Italia. Si tratterebbe di un grave, anzi gravissimo, gesto, se fatto apposta, quello perpetrato stanotte con l’incendio del barcone “El Peskador”, simbolo di accoglienza.
Però c’è da sottolineare che in molti concordano pure sul fatto che negli ultimi anni il barcone è stato lasciato all’incuria, in totale stato di abbandono sia dai Frati Francescani (che con l’allora Padre Guardiano del convento Sant’Antonio dei Frati Minori della collina San Francesco, Fra Giuseppe Maggiore hanno voluto il barcone), sia dall’attuale amministrazione comunale di Anna Alba che nel 2016 (appena insediatasi) volle adottare l’imbarcazione e riconoscerla quale “MONUMENTO PUBBLICO”.
Il barcone era invece da tempo oramai divenuto pericoloso per l’incolumità pubblica. Era pure utilizzato da bambini che a volte si sedevano sotto con grave pericolo. Aveva bisogno di manutenzione perché in legno.
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