Secondo giorno di mancata raccolta della spazzatura a Favara. I dipendenti delle ditte incaricate alla raccolta e allo spazzamento della città non percepiscono lo stipendio da due mesi e da ieri hanno deciso di incrociare le braccia.
Le ditte, che avrebbero solo versato regolarmente i contributi all’Inps per essere in regola con il DURC (senza il quale non potrebbero nemmeno lavorare con la Pubblica Amministrazione), non pagherebbero lo stipendio ai dipendenti perché dicono di non avere ricevuto i bonifici delle fatture già inoltrate al Comune di Favara.
Si tratta delle fatture relative ai servizi resi nei mesi di marzo e aprile 2020. In realtà ci sarebbe pure un’altra fattura non saldata, quella di dicembre 2019.
Ieri mattina i lavoratori, stanchi di lavorare “a vuoto”, si sono recati al Municipio nella speranza di essere ricevuti dalla sindaca per poter parlare. Dal canto suo, Alba ha inviato una lettera al Prefetto per informare della “arbitraria astensione dal lavoro” dei dipendenti dell’Ati.
Stamattina si sperava di poter avere un nuovo incontro tra lavoratori, sindacati e amministrazione comunale. Purtroppo anche questo è saltato. C’erano le rappresentanze sindacali e i lavoratori. All’appuntamento era presente pure l’on. Giovanni Di Caro.
È stata contattata il Prefetto per cercare di istituire un tavolo tecnico. La Prefetto si è resa disponibile. I lavoratori hanno dimostrato di essere ligi al dovere lavorando nei giorni di quarantena, prelevando la spazzatura quando tutti erano a casa. Cosa che andrebbe presa in considerazione.
Intanto diversi cittadini hanno raggiunto la nostra redazione per lamentare il disservizio a fronte dell’avvenuto pagamento della Tari.
Per domani dovrebbe registrarsi il terzo giorno di astensione dal lavoro.
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