L’ARS vota un emendamento soppressivo del Movimento 5 Stelle. Viene meno l’articolo 1 della legge sulle giunte comunali che prevedeva, tra le altre cose, la garanzia di una “quota rosa” del 40% nelle giunte comunali e l’incompatibilità tra la carica di assessore e quella di consigliere comunale.
Con voto segreto l’Assemblea regionale siciliana ha bocciato l’articolo 1 della legge sulle giunte comunali. L’articolo prevedeva che nei comuni superiori ai 15mila abitanti la giunta dovesse essere composta in modo da garantire almeno il 40% della rappresentanza di genere, che tradotto significava assicurare che almeno il 40% degli assessori fosse di sesso femminile; ma, appunto con voto segreto, questo articolo non è passato in sala d’Ercole.
È stato approvato infatti un emendamento dei 5 Stelle che sopprime l’intero articolo 1. In pratica, con questa votazione, la maggioranza di centrodestra – che proponeva la cosiddetta riserva di genere – è stata battuta per 26 a 16 e l’emendamento dei 5 Stelle ha soppresso la garanzia di una “quota rosa” nelle giunte comunali.
I numeri lasciano poco spazio alle interpretazioni. Oltre ai grillini, hanno votato a loro favore anche deputati di altri partiti. Ovviamente, alla luce di tutto questo c’è stata subito la protesta delle deputate del centrodestra e c’è già chi annuncia un disegno di legge di iniziativa popolare per recuperare la norma bocciata dall’ARS.
Oltre alla “quota di genere” del 40%, gli altri commi, anch’essi soppressi dell’articolo 1 che appunto legifera le norme sulle giunte comunali, prevedevano l’incompatibilità tra la carica di assessore e quella di consigliere comunale.
Con la votazione di ieri, dunque, i sindaci non avranno alcun vincolo nel nominare gli assessori: non dovranno tenere conto dell’alternanza tra uomo e donna e potranno scegliere a loro piacimento i membri della propria Giunta anche tra i consiglieri comunali.
Passando la norma soppressiva del Movimento 5 Stelle, è stata quindi bocciata dall’ARS la norma che stabilisce l’obbligo di garantire il 40 per cento di presenza delle donne nelle amministrazioni comunali. Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, parla di “brutta pagina”: “Un emendamento dei 5 Stelle ha proibito la rappresentanza delle donne nelle giunte comunali”.
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