Scuola. Si sono chiusi i termini per partecipare al concorso da Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi. A fronte dei 2.004 posti disponibili, sono arrivate oltre 100mila domande di partecipazione.
Oltre 100mila candidati, ma poco più di 2 mila i posti disponibili. È questa la situazione dopo la chiusura dei termini per presentare l’iscrizione al concorso per i 2.004 posti da Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (abbreviato DSGA) per le scuole statali di ogni ordine e grado.
Le domande di partecipazione pervenute, esattamente, sono state 102.900. Dalla Sicilia ne sono arrivate 10.695; superata solo dalla Lombardia, dalla quale sono arrivate 12.885 istanze, e dalla Campania, che ha registrato ben 20.143 domande.
Il concorso per i DSGA è una selezione per titoli ed esami bandita su base regionale per la copertura dei posti che si prevede risulteranno disponibili negli anni scolastici 2018/19, 2019/20 e 2020/21. Il DSGA, il direttore amministrativo, affianca il dirigente scolastico nella conduzione di un istituto. Tale figura non è obbligatoria solo per le scuole che contano meno di 600 studenti.
La prima “scrematura” degli oltre 100 mila candidati a questa figura avverrà con la prova preselettiva, la cui data verrà pubblicata in Gazzetta il prossimo 15 marzo. L’esame si articolerà in 100 domande sulle discipline previste per le prove scritte; per ogni risposta corretta verrà assegnato un punto, mentre quelle errate o le domande rimaste senza risposta varranno zero.
Dopo la prova preselettiva sarà la volta di due prove scritte, entrambe con punteggio massimo di 30 punti. Una prova avrà 6 domande a risposta aperta, a ognuna delle quali la commissione assegnerà un massimo di 5 punti. Nel caso in cui il candidato abbia totalizzato minimo 21 punti, si passerà alla seconda prova che è di carattere teorico-pratico. Anche qui serviranno minimo 21 punti per procedere.
Infine ci sarà la prova orale, sempre con un massimo di 30 punti e con un minimo per passare di 21 punti. Il voto finale, espresso in settantesimi, sarà frutto della somma della media dei voti conseguiti nelle prove scritte, della votazione conseguita nella prova orale e del punteggio attribuito nella valutazione dei titoli.
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