MareAmico Agrigento, associazione ambientalista, denuncia la pratica della pesca del novellame. “Ogni chilo di novellame pescato – specificano – sottrae al mare circa 2 quintali di pesce adulto”.
“Ad Agrigento, quest’anno già da gennaio, è iniziata la pesca vietata del novellame”. A dirlo è l’associazione ambientalista MareAmico che pone l’attenzione sui danni che questa pratica comporta sia per l’ambiente che per l’attività dei pescatori.
Questa tecnica di pesca si pratica a pochi metri dalla riva, dove il novellame cerca riparo, descrive MareAmico. Si usa la sciabica, che è una rete da pesca a strascico con assetto verticale e azionata manualmente. “Ogni chilo di novellame pescato – specifica però il responsabile dell’associazione, Claudio Lombardo – sottrae al mare circa 2 quintali di pesce adulto”.
Insomma, la pesca del novellame sottrae il pesce adulto dal mare e, alla fine, a farne le spese saranno gli stessi pescatori. “Purtroppo l’ignoranza è dura da modificare – commentano amaramente da MareAmico nel descrivere le immagini che hanno realizzato, che immortalano imbarcazioni e uomini dediti alla pesca, e pubblicate appena ieri -. Per fortuna sul posto è intervenuta la Guardia Costiera che ha bloccato i trasgressori, – conclude MareAmico – sequestrando le reti e comminando grossi verbali”.
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