Riunione in IV Commissione dell’Ars, ieri, per discutere delle criticità della gestione del servizio idrico integrato nell’agrigentino e dell’ipotetico “dopo Girgenti Acque”.
Si è tenuta ieri la riunione in IV Commissione Ambiente e Territorio dell’Ars per discutere delle criticità della gestione del servizio idrico integrato in provincia di Agrigento. Convocati, tra gli altri, il presidente dell’Ati di Agrigento, il sindaco di Sciacca Francesca Valenti e il commissario straordinario Enrico Rolle.
“Abbiamo convocato sia l’Ati di Agrigento che il commissario Rolle – fa sapere il presidente della IV Commissione, Giusy Savarino – per continuare a seguire passo dopo passo l’iter dei depuratori della provincia di Agrigento. Parliamo di 8 impianti che, ci riferisce la struttura commissariale, andranno in gara a gennaio. La nostra attenzione era già alta – aggiunge Savarino – ma, alla luce delle possibili refluenze negative della interdittiva antimafia dell’ente gestore Girgenti Acque, oggi lo sarà ancora di più”.
Insomma, ieri si stava pianificando già il “dopo Girgenti Acque”. Un capitolo – quello legato alla società che si occupa dell’erogazione idrica in 27 comuni dell’agrigentino – che sembra stia giungendo alle sue ultime pagine.
Indipendentemente dall’esito del ricorso al Tar di Girgenti Acque contro l’interdittiva antimafia del Prefetto di Agrigento, Dario Caputo, l’Ati ha confermato la volontà di rescindere il contratto con il privato. Nelle more della ricerca di un nuovo gestore o di un’altra forma di gestione, dovrebbe essere Girgenti Acque – benché commissariata – a continuare a garantire il servizio.
“Abbiamo chiesto copia dell’atto di risoluzione contrattuale – ha scritto il deputato regionale Giovanni Di Caro – che non è stato possibile visionare perché non è stato ancora redatto […]. Esiste agli atti – continua il favarese eletto all’Ars, presente ieri in riunione alla IV Commissione – un verbale dell’Ati che autorizza l’avvio della risoluzione contrattuale e un atto di diffida verso il gestore Girgenti Acque”.
In merito ai progetti per gli 8 interventi già finanziati per il rifacimento delle reti idriche, fognarie e i depuratori della provincia di Agrigento (tra gli altri rientrano i territori di Favara, Sciacca e Villaggio Mosè), questi, assicura Di Caro, sono in fase di verifica e saranno esecutivi tra luglio e ottobre 2019.
Il futuro della società Girgenti Acque e del servizio idrico nell’agrigentino appare incerto. Da un lato l’Ente che si vede commissariato e “fermo”, nonostante debba continuare a fornire il servizio, dall’altro buona parte della provincia che non sa cosa l’attende dopo Girgenti Acque, sempre se si arriverà infine alla rescissione del contratto.
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