Chiesto rinvio a giudizio per il sindaco di Aragona Giuseppe Pendolino. Secondo l’accusa, fece delle pressioni al dirigente comunale per revocare un ordine di demolizione di un immobile abusivo di una parente e la relativa sanzione amministrativa. Richieste che non vennero accettate dal dirigente, che venne poi rimosso dall’incarico.
Avrebbe fatto delle pressioni su un dirigente comunale per costringerlo a revocare l’ordine di demolizione di un immobile abusivo di una parente. Parliamo del sindaco di Aragona, Giuseppe Pendolino, sul quale il Pubblico Ministero Chiara Bisso ha chiesto il rinvio a giudizio.
Il primo cittadino di Aragona dovrà comparire il prossimo 24 gennaio davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Agrigento Francesco Provenzano che dovrà decidere se mandarlo a processo oppure no. L’inchiesta partì dopo la denuncia del dirigente.
Secondo quanto ricostruito, l’immobile in questione non era stato ancora formalmente acquistato dalla parente del primo cittadino, in quanto abusivo.
Pendolino, oltre a chiedere al dirigente di revocare l’ordine di demolizione, avrebbe anche chiesto la revoca della sanzione amministrativa. “Reiterate richieste” che non vennero però accettate dal dirigente e per questo -secondo quanto sostiene l’accusa- venne rimosso dall’incarico.
Sarà la difesa del sindaco, legale di fiducia Nino Caleca, a trovare elementi utili e convincere il giudice Provenzano a non mandare a processo il proprio assistito.
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