Cambio al vertice dell’Asp di Agrigento. Il commissario uscente Gervasio Venuti, che va a gestire la società Girgenti Acque, lascia il posto al professor Silvio Lo Bosco, già direttore sanitario dell’Azienda Sanitaria Provinciale. L’incarico di Lo Bosco gli è stato affidato nelle more dell’individuazione del nuovo manager designato per la sanità agrigentina. Intanto, apprendendo da notizie della stampa di un possibile arrivo del dottor Gaetano Mancuso alla direzione sanitaria di Agrigento, i deputati Matteo Mangiacavallo e Giovanni Di Caro esprimono più di qualche dubbio su questa eventuale nomina.
Il direttore sanitario Silvio Lo Bosco assume la guida dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento. Lo ha deciso l’Assessorato regionale alla Salute che ha dunque affidato al professor Lo Bosco la sanità agrigentina per il prossimo periodo.
Il provvedimento assessoriale stabilisce che le funzioni di direttore generale dell’Azienda vengano svolte da Lo Bosco con effetto immediato. Ieri c’è stato il passaggio di consegne. Silvio Lo Bosco, già direttore sanitario dell’Asp di Agrigento, prende il posto del commissario uscente Gervasio Venuti che ha guidato l’Azienda Sanitaria Provinciale dall’agosto del 2017. Venuti adesso andrà a gestire la società Girgenti Acque, commissariata dopo l’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Agrigento.
Come detto, il provvedimento assessoriale ha dato effetto immediato alle nuove funzioni che Lo Bosco dovrà svolgere. L’incarico gli è stato affidato in attesa dell’insediamento del nuovo manager designato.
Intanto alla direzione sanitaria, prendendo il posto ricoperto dal nuovo vertice dell’Asp agrigentina, potrebbe arrivare il dottor Gaetano Mancuso. Proprio su questa eventuale nomina i deputati regionali del M5S all’Ars, il saccense Matteo Mangiacavallo e il favarese Giovanni Di Caro, giudicano inopportuna quella che la stampa dà come una probabile nomina da parte dell’Assessorato regionale alla Sanità.
“Sembra – spiegano Di Caro e Mangiacavallo – che il giovane assessore di Musumeci si appresti a nominare quale dirigente sanitario un soggetto sottoposto a processo per la vicenda relativa agli incontri in carcere, non autorizzati, con l’ex presidente della Regione Totò Cuffaro, quando l’ex governatore della Sicilia scontava la sua pena per favoreggiamento aggravato alla mafia”.
“Risulta peraltro sempre da articoli di stampa – concludono i deputati – che gli obiettivi ottenuti da Mancuso nella gestione del distretto sanitario di Casteltermini non sarebbero per nulla in linea con i parametri di una gestione che porta a risultati ottimali”.
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