Abbattuta ieri la casa dei nonni di Andrea Camilleri, dove lo scrittore trascorse la sua gioventù. L’immobile, situato a cinque minuti dalla Valle dei Templi, era divenuto un pericolo per la pubblica incolumità. Dall’associazione MareAmico affermano: “Si è persa una testimonianza storica”.
Questo è quello che rimane oggi della casa natale dello scrittore Andrea Camilleri: cumulo di macerie e tanta amarezza. È stata rasa al suolo ieri l’abitazione dei nonni dove lo scrittore empedoclino ha trascorso la sua gioventù.
L’immobile della famiglia Fragapane, costruito nel Settecento, è stato ulteriormente compromesso dal maltempo che ha colpito ai primi di novembre la provincia di Agrigento.
Ecco quindi che le ruspe non hanno risparmiato neanche la casa dei nonni materni di Camilleri.
L’immobile, situato a cinque minuti dalla Valle dei Templi, era divenuto un pericolo per la sicurezza. “L’unica soluzione per garantire la pubblica incolumità -aveva detto l’ingegnere Pasquale Patti- è di procedere alla demolizione”.
C’è stato anche chi recentemente si era proposto per realizzare un progetto di ristrutturazione e recupero dell’immobile. MareAmico aveva infatti messo a disposizione dell’amministrazione comunale empedoclina un tecnico affermato, a titolo gratuito, per realizzare il progetto. “Ma è stato tutto inutile –dice Claudio Lombardo-: il 5 dicembre 2018 la casa è stata abbattuta!”. Secondo MareAmico si è persa definitivamente una testimonianza storica.
E pensare che nel lontano 2013 l’allora sindaco Lillo Firetto la voleva trasformare in una casa museo dedicata proprio al famoso scrittore empedoclino. Quell’immobile venne frequentato anche da Pirandello, amico del nonno di Camilleri.
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