Erano stati accusati e arrestati per sequestro di persona ai danni di due operatrici della struttura di accoglienza. Per uno di loro anche il reato di resistenza a pubblico ufficiale. Adesso l’accusa di sequestro di persona è stata riqualificata in violenza privata.
Parliamo di quattro extracomunitari, tre nigeriani e un gambiano, tutti 18enni e ospiti in una struttura di accoglienza di Villaggio Mosè. Gli stessi erano stati arrestati lo scorso 9 ottobre dalla Polizia e tradotti in carcere. Adesso i quattro stranieri sono stati rimessi in libertà. A deciderlo il giudice monocratico del tribunale di Agrigento Ornella Zelia Maimone, accogliendo le istanze dei difensori, gli avvocati Barbara Garascia e Giuseppe Bongiorno.
Secondo i legali, gli extracomunitari si sarebbero limitati a reclamare il proprio diritto a ottenere il pagamento del pocket money, una sorta di contributo che viene erogato dalla comunità di accoglienza in virtù di apposita convenzione con la Prefettura.
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