Le analisi eseguite a casa di Filippo Russotto non hanno dato esiti positivi. Non ci sono tracce di Gessica Lattuca che possano incolparlo. È ovvio che adesso la pista investigativa batterà su altri elementi magari emersi nel corso delle indagini. Non si esclude un ritorno del Ris.
Ieri gli esiti degli accertamenti del Ris di Messina: quelle macchie di sangue ritrovate a casa di Filippo Russotto non sono di Gessica Lattuca. Sono tracce ematiche maschili e quindi potrebbero essere riconducibili, per come del resto sempre sostenuto dall’indagato, ai fratelli della donna, Salvatore ed Enzo.
È chiaro che gli inquirenti avevano già messo in conto che nelle proprietà di Filippo Russotto potessero non esserci elementi utili a chiudere le indagini e che lo stesso indagato potesse non essere implicato nella scomparsa di Gessica. Gli accertamenti del Ris sono appunto serviti a escludere un suo possibile coinvolgimento diretto. La Procura ha aperto un’indagine su di lui per sequestro di persona e per favoreggiamento della prostituzione. Un passaggio squisitamente formale per dargli le dovute garanzie nell’ambito dell’espletamento delle indagini tecniche del Ris.
Che Russotto fosse estraneo ai fatti ne era sicuro lui stesso, ne era sicuro anche l’avvocato Cusumano, suo legale, che hanno evitato di far posticipare gli accertamenti trovando cavilli burocratici, favorendo anzi le indagini in tutti i modi.
D’altronde, come ogni caso di questo genere, si inizia sempre da qualcuno per poi eventualmente continuare su altri.
Non si escludono quindi a breve altri sopralluoghi da parte dei carabinieri del Ris di Messina. Così come non si escludono controlli ad altri familiari di Gessica e non solo. È probabile che in questi ultimi giorni siano emersi nuovi elementi che abbiano fatto aprire nuove piste investigative. In qualche caso gli inquirenti stanno riverificando tesi scartate in un primo momento.
Al momento non trapelano ipotesi. Il lavoro degli inquirenti è certamente lungo e delicato. Sicuramente non lasceranno nulla al caso e tutte le piste verranno battute.
La speranza è ovviamente quella di ritrovare ancora in vita la donna, mamma di 4 bambini. È la speranza della famiglia e anche della comunità favarese.
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