Sarà realizzata, lungo il costone, una barriera paramassi a dissipazione di energia. Una struttura lunga 160 metri, con un’altezza di intercettazione di 3 metri. L’intervento, si spera uno dei primi di una lunga serie volta a ripristinare la sicurezza del colle, ha un costo di 174mila euro ed è stato affidato alla Protezione civile regionale.
Di un primo intervento di messa in sicurezza del costone previsto per il gennaio 2018 ne parlava il neo assessore regionale al Territorio e Ambiente Salvatore Cordaro, giunto ad Agrigento la scorsa settimana per discutere della questione.
Per l’occasione Cordaro aveva tenuto una riunione con tutte le parti interessate, comunicando al contempo che il suo assessorato ha finanziato il progetto esecutivo per la definitiva messa in sicurezza del costone, con un importo pari a 1milione 893mila euro. ”Un lavoro – spiegava Cordaro ai cronisti – che dovrà iniziare non più tardi dei primi mesi dell’anno 2019”.
Per quanto riguarda i lavori sulla Cattedrale, questi avranno avvio pure a breve. L’assessore all’ambiente aveva indicato come data di inizio il prossimo febbraio. L’importo in questo caso è di 1,6 milioni di euro, a carico del Comune di Agrigento e dell’Arcidiocesi.
Insomma, sembra che finalmente qualcosa stia iniziando a muoversi per un problema che da anni è ben noto alla popolazione agrigentina. Lo scorso 19 dicembre sul posto erano giunti anche i Carabinieri per un sopralluogo volto a setacciare l’intera area, sia all’interno che all’esterno del duomo. I rilievi, effettuati anche con l’ausilio di un drone, hanno interessato pure il versante della collina che rischia di franare verso la valle.
Ancora prima, era il 3 novembre scorso, si svolse una marcia silenziosa organizzata dalla Comunità Ecclesiale di Agrigento. In quella occasione la città partecipò in massa.
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