A presiedere è il deputato più anziano Alfio Papale. Insieme a lui, a comporre l’ufficio provvisorio di presidenza sono i deputati più giovani Luigi Genovese e Elena Pagana. Presente al completo anche la nuova giunta Musumeci. Assente invece il deputato Pippo Gennuso che con una lettera ha spiegato di avere subito un lutto.
Proprio l’assenza di Gennuso è cruciale, oggi. Durante questa prima seduta si decide infatti l’elezione del presidente della Sala d’Ercole e la maggioranza, che su 70 onorevoli ne vanta solo 36, oggi con un membro in meno non è più maggioranza. I giochi si fanno difficili quindi per Gianfranco Miccichè, che aspira proprio a questo titolo.
Per ottenerlo al primo scrutinio deve ottenere la preferenza di due terzi dell’Assemblea, ipotesi altamente improbabile. Al secondo scrutinio basta la metà più uno dei voti, cioè 36 – ed è qui che Miccichè potrebbe chiedere un ”aiutino” da parte di qualcuno della minoranza. Il tutto senza considerare eventuali franchi tiratori. Se anche in questo caso non sarà eletto alcun presidente dell’Ars, i lavori riprenderanno domani.
Tra gli altri scranni in gioco ci sono i posti dei due vicepresidenti, uno dei quali potrebbe andare all’esponente grillino Giancarlo Cancelleri e l’altro sarebbe conteso dall’autonomista Roberto Di Mauro e da Diventerà Bellissima.
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