Si tratta dell’ex sindaco di Agrigento Marco Zambuto, del dirigente dell’ufficio tecnico comunale Giuseppe Principato e dei tre proprietari di un immobile adiacente al palazzo colpito dalla frana. Trattasi di Maria Isabella Sollano, 75 anni, e dei figli Valentina e Oreste Carmina, di 49 e 46 anni.
Per i cinque l’accusa è quella di avere provocato il crollo del costone di viale della Vittoria in quanto non avrebbero fatto quanto dovuto per evitare il disastro. Il sindaco e il dirigente, secondo il pm Andrea Maggioni, sapevano del pericolo crollo già due anni prima il verificarsi dello stesso. Zambuto e Principato avevano infatti emanato un’ordinanza di messa in sicurezza ma – ed è qui che l’accusa del pm batte – non si sarebbero curati di farla rispettare.
Agli altri tre imputati invece viene contestato il non avere adempiuto a una ordinanza del sindaco, risalente al 5 aprile del 2011, che imponeva loro l’esecuzione di opere manutentive, quali la regimazione delle acque, che avrebbero eliminato il pericolo. Proprio le infiltrazioni dell’acqua infatti, secondo le ricostruzioni della Procura, avrebbero causato il crollo.
Tutti in tribunale, dunque. Il processo comincerà il prossimo 25 gennaio, davanti al giudice Rosanna Croce.
Commenta articolo