La questione ha assunto connotati quasi biblici. La manutenzione delle strade urbane non è più solo necessaria, ma indispensabile. Le arterie sono ridotte a un colabrodo mentre i cittadini continuano a ricevere promesse non mantenute da chi governa il paese. Impegni assunti che purtroppo si dimostrano invece, quanto meno essere stati presi con troppa faciloneria.
L’ultimo impegno assunto in ordine di tempo dal Comune risale alla fine dello scorso mese di novembre, quando fu detto che finalmente le strade di Favara si sarebbero rifatte da subito il look, il tempo di asfaltare le strade era oramai giunto.
Per il “grande evento di ordinaria amministrazione”, fu indetta addirittura una conferenza stampa. Il sindaco Rosario Manganella convocò i giornalisti, facendo l’elenco delle estenuanti tappe dell’appalto, cercando di giustificare i circa due anni di ritardo e annunciando finalmente l’avvio della bitumatura dal 25 novembre.
Però siamo a gennaio, è trascorso più di un mese ma a Favara di catrame non se n’è vista nemmeno l’ombra, si è visto solo scarificare alcune strade.
Le somme per pagare la ditta che si è aggiudicata i lavori verranno attinte dai famosi fondi Anas arrivati al Comune quale ristoro dei disagi vissuti da tutta la popolazione favarese per i lavori di ampliamento della S.S. 640, la Agrigento–Caltanissetta, ma purtroppo per i più speranzosi c’è da dire che non tutte le strade verranno asfaltate tranne quelle individuate da criteri scelti da chi governa.
Ma ad oggi, dicevamo, le strade non sono ancora asfaltate. Probabilmente la scusa sarà che ha piovuto o che per via delle rigide temperature di questi giorni è sconsigliata la posa del manto bituminoso come se in altre città italiane, magari dove il freddo e la pioggia non mancano mai, si viaggia sempre su strade scarificate e mai asfaltate, e i lavori si fanno solo d’estate.
C’è invece chi pensa che tutto derivi da questioni puramente economiche e di mancata fiducia nei confronti dell’ufficio pagatore del Comune. Visto cioè che il bitume viene acquistato presso altre ditte diverse da quella che si è aggiudicato l’appalto, si preferisce attendere che da Piazza Cavour vengano erogate le prime spettanze per evitare di incorrere a un fallimento.
Per quale motivo il paese si trovi a stare in questa orribile condizione, poco importa. Ciò che è evidente è che la viabilità è peggiorata rispetto a prima con strade che oltre ad essere piene di buche, costringono le ruote dei mezzi a non muoversi agevolmente nemmeno per scansare le pericolose aperture sulla via. E se la difficoltà è già per le auto figuriamoci per i motorini.
La questione è divenuta ancora più preoccupante dopo la vicenda che ha visto morire la giovane 24enne agrigentina Chiara La Mendola che, in sella al suo motorino, ha perso la vita il 30 dicembre scorso su un tratto stradale di via Cavaleri Magazzeni, proprio dove era presente una buca sull’asfalto.
Nell’attendere quindi che nel 2014 si riesca a effettuare la posa del manto bituminoso sui tratti di strada individuati dall’amministrazione, facciamo appello a quanti usano motorini per spostarsi per le vie di Favara affinché usino il casco e facciano particolarmente attenzione alla guida. L’appello è rivolto anche ai genitori perché continuino a ricordarlo ai propri figli.
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