L’evento ha avuto luogo nello spazio antistante all’ingresso della scuola. L’occasione, appunto, riguarda l’Immacolata Concezione, in onore della quale sono state inscenate ricostruzioni storiche e tradizioni tipiche dell’8 dicembre. E il King, anche questa volta, non si è fatto mancare proprio nulla.
Rigorosamente in costumi che richiamano l’epoca, alcuni studenti dell’istituto hanno impersonato il papa Pio IX e il suo seguito ed enunciato il dogma cattolico che nel 1854 proclamò l’immunità della vergine Maria dal peccato originale.
Tra una scena e l’altra non sono mancati momenti musicali a opera di talentuose giovani promesse del King, che con strumenti e voce hanno intonato diverse arie, da quelle popolari alle più moderne.
E ancora ad arricchire il tutto ci hanno pensato gli studenti del liceo artistico del Martin Luther King con una tela realizzata proprio da loro e raffigurante la madre di Gesù che ha fatto da scenografia e da sfondo per sipari cantati e recitati.
Non sono mancate nemmeno le suore con le orfanelle, un simbolo di solidarietà che gli studenti del liceo hanno inscenato per ricordare – in occasione della festa – anche questo valore.
La mattinata, alla quale hanno partecipato tutti gli alunni dell’istituto che hanno gremito l’atrio che fa da ingresso all’edificio, si è svolta dunque tra rievocazione di fatti storici ma anche delle tradizioni popolari che in passato e ancora oggi animano la festa dell’Immacolata proprio a Favara, tra i tipici ”muffuletta”, che a conclusione della festa sono state offerte ai presenti, e messe in scena di contesti familiari. Il tutto si è svolto sotto la supervisione del collaboratore vicario Mirella Vella.
A mettere a disposizione i costumi, ideare le scene e i dialoghi il docente di Filosofia e Storia, Benedetto Raneri, direttore della biblioteca di Comitini.
L’evento del King ha avuto valore storico, culturale e, naturalmente, anche religioso e culinario.
Questi sono temi sui quali il personale dell’istituto tiene a informare e rendere partecipi i propri alunni. In prima linea si sono impegnati anche i docenti di religione, Don Marco Damanti, Maria Di Vita e Maria Puccio.
Oltre a tutto ciò, a caratterizzare la festa è stata soprattutto l’allegria, il coinvolgimento e la partecipazione di alunni e professori.
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