Stamane l’esecuzione di 9 misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Agrigento, su richiesta della locale Procura, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti coinvolti nel giro di droga e responsabili, a vario titolo e in concorso, di ”detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”. Di questi, quattro sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, quattro al divieto di dimora e uno sottoposto all’obbligo di presentazione alla P.G.
Dei quattro domiciliati, due sono licatesi, Marco Cavaleri e Agostino Curella di 32 e 35 anni, uno è originario di Palma di Montechiaro, trattasi di Angelo Manganello di 42 anni e infine Marco Ucciardello, 34enne messinese di origine ma residente a Licata, che è un sottoufficiale della Guardia costiera.
I divieti di dimora firmati dal Gip riguardano due italiani, un marocchino ed un egiziano regolarmente residenti a Licata. Licatese è anche una 30enne per la quale è scattato l’obbligo di presentazione alla P.G.
Il blitz ha coinvolto circa cinquanta Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento, supportati dalle unità Cinofile dell’Arma.
”Home Made”, tradotto, significa ”fatto in casa”. Il nome dell’operazione è stato scelto in quanto i ”soci” dell’attività criminosa, secondo gli investigatori, coltivavano direttamente piante di marijuana per poi rivendere lo stupefacente, dal produttore direttamente al consumatore, tra le tre province siciliane.
L’attività investigativa è stata portata avanti attraverso intercettazioni e pedinamenti che hanno documentato agli occhi degli inquirenti le modalità di approvvigionamento della marijuana e la successiva vendita al dettaglio tra i giovanissimi.
La scoperta più importante riguarda il rinvenimento di una piantagione dello stupefacente in contrada Giacobbe di Licata. L’estensione della serra, realizzata con rivestimento in plastica opacizzata, è pari a circa 3mila mq; al suo interno i carabinieri hanno trovato circa 2.800 piante di marijuana di un’altezza media di 4,5 metri.
I militari avrebbero accertato come, grazie a strette amicizie con personaggi del catanese, i coinvolti nell’operazione sono riusciti a smerciare nella piazza etnea circa 7chili di marijuana.
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