L’S.O.S era stato lanciato nel pomeriggio con una chiamata raccolta dalla Capitaneria di Porto di Palermo. La segnalazione di allarme parlava di barcone in difficoltà con circa 100 persone a bordo.
Immediatamente scattate le operazioni di ricerca, effettuate da diverse unità della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza, da tre navi militari Nato e da mezzi aerei dell’Aeronautica Militare nella notte, è stato individuato il luogo del naufragio avvenuto a circa 12 miglia dall’Isola di Lampedusa.
Molti dei migranti salvati sono stati recuperati sullo scoglio di Lampione che avevano raggiunto a nuoto, tutti hanno dichiarato di essere di nazionalità tunisina.
Dalle testimonianze raccolte la traversata sarebbe stata effettuata su un vecchio barcone in legno lungo circa 10 metri. Imbarcazione però misteriosamente sparita, tra le ipotesi al vaglio dei soccorritori l’affondamento della stessa oppure l’abbandono dei migranti sullo scoglio di Lampione operata da scafisti che poi si sono dileguati a bordo della loro imbarcazione.
Intanto è una corsa contro il tempo e le ricerche dei superstiti continuano.
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