“Chiediamo ulteriori sacrifici ai nostri concittadini”, queste sono state le parole del Sindaco di Favara, Rosario Manganella introducendo, in conferenza Stampa, il nuovo tributo che i favaresi dovranno pagare per salvare il Comune dal fallimento. Stiamo parlando dell’Addizionale IRPEF, lo strumento tributario che permette all’Ente di incrementare le esigue casse e di assestare il bilancio. La Giunta Comunale, ha detto il Sindaco, ha ereditato una situazione debitoria pesante, frutto, secondo gli attuali amministratori, dei tagli ai trasferimenti imposti dai Governi, nazionale e regionale. Per il Sindaco, la crisi economica del comune deriva anche da errori di gestione finanziaria prodotti da i precedenti amministratori. L’aliquota dell’imposta sui redditi scelta dalla delibera di Giunta e che deve essere approvata dal Consiglio Comunale, è per l’anno in corso dello 0,6%, 0,7% per l’anno prossimo e 0,8% per il 2014. Esenti dal pagamento dell’addizionale IRPEF, le persone fisiche il cui reddito è uguale o minore a 10 mila euro. A titolo di esempio, per un cittadino con reddito annuo uguale a 20 mila euro, la somma da versare quest’anno è di 120 euro. Il provvedimento, dopo l’approvazione in Consiglio, ha effetto retroattivo a partire dal primo gennaio 2012. In Conferenza, Manganella, ha dettagliatamente illustrato le spese e le entrate del Comune. Un appello il Sindaco lo lancia anche ai partiti politici che in consiglio comunale sono opposizione. Per Manganella la classe politica deve contribuire con proposte concrete ad evitare lo sforamento del Patto di Stabilità.
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