In attesa di ulteriori sviluppi comunque gli operai continuano con la protesta. Mercoledì l’azienda potrebbe chiedere al Governo, l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, al fine di contenere l’impatto sociale della chiusura dei due impianti.
In pratica, Italcementi potrebbe prevedere la cassa integrazione per gli operai.
La speranza per i lavoratori è che la società preveda un investimento atto ad ammodernare l’obsoleto cementificio con l’auspicio che i prodotti che escono da C.da Vincenzella possano tornare ad essere economicamente competitivi.
Cosa che attualmente, purtroppo, non avviene. A titolo di esempio, basta citare il caso dei lavori di raddoppio della Strada Statale 640 AG–CL, con l’ANAS che acquista il cemento nello stabilimento palermitano di Isola delle Femmine, anziché nella vicina Porto Empedocle.
Intanto diverse sono le reazioni politiche sulla sospensione della mobilità avviata.
Da Palazzo Madama, il Capogruppo UdC, al Senato Giampiero D’Alia nel corso di una seduta del Question Time, ha espresso soddisfazione per l’apertura di un tavolo tecnico ministeriale. Provvedimento, quest’ultimo accolto favorevolmente anche dal sindaco di Porto Empedocle, Calogero Firetto che dichiara:” E’ un primo utile passo per aprire un confronto serio e franco con l’azienda in una prospettiva risolutiva”. Anche la Provincia Regionale di Agrigento ha voluto manifestare la propria vicinanza ai lavoratori con la visita di oggi nell’impianto empedoclino del Presidente Eugenio D’Orsi e parte della sua giunta.
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