Per il deputato Michele Cimino, si devono trovare soluzioni idonee per salvare l’Italcementi che dal 1967 opera grazie alla dedizione al lavoro degli empedoclini.
Le segreterie unitarie CGIL CISL e UIL in un incontro avuto con il prefetto Ferrandino hanno denunciato l’assoluta schizofrenia di un’Azienda, che fino a pochi mesi fa – scrivono Massimo Raso, Salvatore Montalbano e Aldo Broccio– parlava di nuovi investimenti. Per Eugenio Esposto segretario provinciale CNA, la fermata definitiva della struttura empedoclina rappresenta l’ennesimo colpo mortale all’economia della nostra terra.
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