Siamo a giugno e a breve molti contratti di supplenza nelle scuole si chiuderanno. Anche chi ha un contratto a tempo determinato nella scuola può richiedere la Naspi, l’indennità mensile di disoccupazione, a patto però che si posseggano i requisiti richiesti.
Il primo requisito necessario è lo stato di disoccupazione involontario. Vi rientrano licenziamenti, scadenze di contratto a termine ma non dimissioni, a meno che non siano per giusta causa.
Inoltre, bisogna aver svolto almeno 30 giorni di lavoro effettivo negli ultimi 12 mesi; aver maturato almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti l’evento di disoccupazione. Infine, bisogna sottoscrivere la DID (Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro).
Gli insegnanti a tempo determinato, in possesso di tali requisiti, potranno quindi presentare la domanda di indennità mensile di disoccupazione per tutto il 2020 entro 128 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro.
I 128 giorni infatti sono validi solo per il 2020 a causa dell’emergenza sanitaria del Covid-19. Normalmente la domanda può essere presentata massimo entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro.
Ricordiamo, però, che se si presenta domanda di Naspi entro 8 giorni dalla cessazione del lavoro, si avrà diritto alla decorrenza dell’indennità a partire dall’ottavo giorno. Se, invece, si presenta domanda tra l’ottavo e il 128esimo giorno, la decorrenza dell’indennità partirà dal giorno successivo a quello in cui è stata presentata la domanda.
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