Dopo oltre due mesi senza vita sociale, forse da lunedì prossimo 18 maggio potremo rivedere gli amici e tornare nelle seconde case, purché siano nella regione di residenza. Sono queste alcune delle ipotesi che il Governo sta ancora valutando.
Nel nuovo Dpcm, che dovrebbe arrivare venerdì 15 maggio, potrebbe essere eliminato sia il vincolo che consente gli spostamenti solo per far visita ai congiunti (oltre che per necessità, lavoro e motivi di salute), sia il divieto di andare nelle seconde case, dove oggi è possibile recarsi solo se vi risiede un congiunto o se ci sono dei lavori indifferibili da fare.
Non è stata presa ancora una decisione definitiva al riguardo. Il nodo cruciale resta però la mobilità tra le regioni.
Il Governo sta decidendo in queste ore insieme ai vari presidenti di Regione se consentire gli spostamenti da una regione all’altra dal prossimo 18 maggio invece che da giugno.
In ogni caso, gli spostamenti tra due regioni sarebbero possibili solo se in entrambe c’è un basso rischio di contagi. In caso contrario, scatta il divieto automatico imposto dal Governo.
Le Regioni potranno poi scegliere in autonomia cosa riaprire e cosa no, ma sempre sotto la stretta sorveglianza dello Stato, che potrà decidere le chiusure se i dati sui contagi dovessero salire.
Se queste ipotesi divenissero realtà, sarebbe un ulteriore passo verso la normalità, anche se una normalità diversa da quella a cui eravamo abituati, visto che resteranno a lungo in vigore il distanziamento sociale e il divieto di assembramento.
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