È terminata intorno alle 13.30 la videoconferenza con la stampa agrigentina del nuovo prefetto, Maria Rita Cocciufa, che da oggi si è ufficialmente insediato al Palazzo del Governo di p.zza Aldo Moro.
Per la dott.ssa Cocciufa si tratta della prima nomina a prefetto, ma ha già tante esperienze alle spalle. È siciliana, originaria di Lentini, e questo certamente ci fa ben sperare sul fatto che conosce bene il territorio siciliano e le diverse problematiche.
Durante l’incontro si è mostrata assolutamente disponibile a collaborare. Ha sottolineato l’importanza della stampa e del delicato compito che essa ha nel divulgare le notizie. “Credo nel ruolo della stampa –ci ha detto- e per questo avrete la mia disponibilità e le porte aperte”.
Ha subito chiesto di voler inoltrare ai cittadini un messaggio vero, di vicinanza soprattutto alle fasce più deboli. “Nessun messaggio retorico, né di circostanza – ha affermato- , ma voglio mandare un messaggio di vicinanza vera alla gente. Non abbiamo soluzioni miracolose ma tanta voglia di lavorare per attenzionare le fasce più deboli”.
Ha già avuto modo di conoscere alcune delle problematiche del territorio e incontrato le Forze di polizia. Sicuramente per lei saranno ore impegnative le prossime; oltre alle normali problematiche si aggiungono purtroppo quelle del Covid-19.
Si è detta comunque felice di essere ritornata nella sua terra, la Sicilia, dopo tre anni di servizio fuori dalla Trinacria. Spera di “poter dare un fattivo contributo per la gestione delle problematiche che sono tante” –ha detto- e che “con un buon lavoro di squadra si possono raggiungere importanti risultati”.
Insomma, il nuovo prefetto di Agrigento ci è piaciuto, si è dimostrato sensibile e pronto ad ascoltare le esigenze del territorio. A lei vanno ovviamente gli auguri di buon lavoro da parte nostra.
Con l’insediamento del prefetto Cocciufa, la provincia di Agrigento si tinge sempre più di “rosa”. È donna infatti anche il vicario del prefetto, il capo di Gabinetto e il segretario particolare del prefetto, così come il questore e il capo di Gabinetto della Questura.
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