11 consiglieri comunali di Favara minacciano la sfiducia al Presidente del Consiglio Comunale Di Naro; garantisca tutti i consiglieri e non la sindaca, dicono…
Il consiglio comunale di Favara non si convoca sebbene ci siano proposte, interrogazioni e interpellanze da discutere. Gli 11 consiglieri comunali di opposizione, 7 del M5S e 4 del Gruppo Misto, lanciano qualche sostanziosa frecciatina al Presidente del consiglio comunale Totò Di Naro che, secondo loro, non sarebbe “super partes”.I consiglieri comunali del M5S: Sanfratello, Liotta, Sciara, Sorce, Pirrera, Costa e Baio e i consiglieri del Gruppo Misto: Chiapparo, Caramazza, Maglio e Rossana Castronovo, in una nota dicono di avere il sospetto che il Presidente del consiglio non voglia convocare il consiglio comunale per timore che la Sindaca non abbia i consensi necessari per approvare positivamente le proposte in essere. Tutto ciò, scrivono, è inaccettabile e quasi comico.
“È inconcepibile – dicono – che il Presidente si ostini a non convocare il consiglio comunale per affrontare i punti e consentire un dibattito politico democratico nelle sedi adeguate. Il suo modo di gestire ci lascia particolarmente perplessi, non si possono fare consigli a distanza di un mese l’uno dall’altro con 20 punti all’ordine del giorno, tutto ciò – continuano- è ingestibile e non permette un’adeguata discussione su proposte importanti oltre a continue cadute della pubblica assise per mancanza di numero legale.”
Gli 11 consiglieri hanno pertanto protocollato (nota prot. 50667 del 19/11/2019) una richiesta di convocazione di consiglio comunale affinché si possano affrontare le argomentazioni non ancora discusse, sollevandosi nel contempo da ogni responsabilità in cui si può andare incontro per i ritardi nella discussione in pubblica assise.
Ed è adesso che i consiglieri comunali Sanfratello, Liotta, Sciara, Sorce, Pirrera, Costa, Baio, Chiapparo, Caramazza, Maglio e Rossana Castronovo mandano un messaggio chiaro al Presidente Di Naro, parlando anche di voto di sfiducia nei suoi confronti.
“Seppur non previsto nel Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale di Favara (ndr), – dicono gli 11- esiste l’istituto della Sfiducia al Presidente del Consiglio normato con Legge Regionale nr. 6 del 05/04/2011 articolo 10, che come sicuramente (il Presidente, ndr) saprà, anche se non previsto nel nostro statuto, per la gerarchia delle fonti può applicarsi al nostro Comune e che testualmente recita: “Nei confronti del presidente del consiglio provinciale e del presidente del consiglio comunale può essere presentata, secondo le modalità previste nei rispettivi statuti, una mozione motivata di revoca. La mozione, votata per appello nominale ed approvata da almeno i due terzi dei componenti del consiglio, determina la cessazione dalla carica di presidente.”
Al momento – concludono i firmatari della nota – non è nostra intenzione sfiduciare il Presidente, ma esso deve garantire ogni singolo consigliere comunale e non fare l’interesse del Sindaco”.
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