“Quanto accaduto giovedì pomeriggio dinanzi al municipio di Agrigento è inaudito, gravissimo, preoccupante per la democrazia di questo paese”.
A parlare è il coordinamento della Lega di Agrigento con il commissario provinciale Massimiliano Rosselli, il commissario cittadino Francesco Di Mare, le consigliere comunali Rita Monella e Nuccia Palermo, il responsabile del gruppo giovani Salvatore Cuntreri e i rappresentanti delle sezioni di altri comuni della provincia.
Gli stessi stigmatizzano il clima decisamente ostile nei confronti del partito da parte degli organizzatori della manifestazione per l’acqua pubblica.
“Una manifestazione di piazza organizzata da alcune associazioni per chiedere l’acqua pubblica –scrivono dal coordinamento della Lega di Agrigento- è stata trasformata in un discutibile e indegno esercizio di censura del libero pensiero. La manifestazione ha visto la Lega agrigentina prendervi parte senza bandiere esposte, solidarizzando con i manifestanti sul tema dell’acqua pubblica, ricevendo in cambio epiteti come “fascisti”, “vergognatevi”. Vista l’aria che tirava –scrivono- abbiamo deciso di non insistere nel chiedere di intervenire, evitando di accendere gli animi di chi non voleva che esercitassimo il diritto alla libera espressione. A chi dice “no alle strumentalizzazioni politiche”, la Lega risponde: “no alla censura di sinistra su un tema, l’acqua, che non ha colore politico”.
“Con l’amaro in bocca per quanto accaduto, -concludono- rilanciamo il nostro impegno sulla questione acqua pubblica promettendo costante impegno sulle emergenze che attanagliano il territorio agrigentino”.
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