In questi giorni si sta infiammando la disputa tra le varie istituzioni locali sulla scelta di chi dovrà gestire il servizio idrico in provincia, il dopo Girgenti Acque per intenderci.
La scelta è tra una S.p.A. e una Azienda Speciale Consortile.
Da tempo il coordinamento Titano di Favara, guidato da Gaetano Milioto, chiede ai sindaci di indirizzarsi verso una direzione che possa realmente portare a una gestione pubblica dell’acqua e quindi optare per un’Azienda Speciale Consortile.
Un nutrito gruppo di sindaci con i relativi consigli comunali –scrivono dal coordinamento Titano- si sono ufficialmente dichiarati per la Speciale Consortile. Altri invece propendono per una S.p.A, definendola un soggetto più snello.
Per il coordinamento Titano il nuovo soggetto deve appartenere a un’amministrazione di una società e non a coloro i quali hanno il compito di controllare l’operato della nuova realtà che sostituirà il gestore uscente.
Ecco dunque che il coordinamento si pone delle domande: “Non è che per caso tra questi soggetti si celano i nuovi amministratori della S.p.A. che si vorrebbe far nascere? Non potrebbe essere che in qualche cassetto ci sia già l’organigramma della Governance della S.p.A. che tanto ostinatamente si vuole far nascere? Se così fosse, basta dichiararlo prima. Noi, invece, -conclude Milioto- non vorremmo trovarci come quelli che sostengono ‘A parlar male si fa peccato, ma a volte ci si azzecca’ ”.
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