L’empatia, lo sprezzo del pericolo e la conoscenza del mare. Questi i pilastri che hanno permesso alla lunga catena umana di salvare un medico che voleva solo fare una rilassante nuotata nelle acque di lido Rossello, la borgata marinara di Realmonte.
Sono quasi le 13 di oggi, una tranquilla domenica estiva quando il mare, anche se non si è ancora ingrossato tanto, con le sue onde sembra suggerire, anzi incutere, cautela anche ai più esperti nuotatori.
La corrente del mare comincia a spingere il medico in acqua sempre più lontano. Allora l’uomo, in difficoltà fra le onde perché le sole forze delle sue braccia non bastano più per riconquistare la riva, alza la mano da lontano per chiedere aiuto. E immediatamente riceve i soccorsi provvidenziali che gli salvano la vita, tramite la lunga catena umana che si forma “naturalmente”.
Giuseppe Ippolito
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