Bilanci “truccati” al Comune di Porto Empedocle. Arriva adesso l’avviso di conclusione delle indagini. Tra gli indagati, otto in tutto, l’ex sindaco Lillo Firetto e l’ex responsabile dei servizi finanziari Salvatore Alesci. Il procedimento riguarda i bilanci del Comune– nel periodo in cui Firetto ne era primo cittadino – e un presunto sforamento del patto di stabilità.
Bilanci truccati al Comune di Porto Empedocle. Sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini emessi dalla Procura di Agrigento nei confronti dell’ex sindaco empedoclino e attuale primo cittadino di Agrigento, Lillo Firetto, e dell’ex responsabile dei servizi Finanziari del Comune, Salvatore Alesci. A loro si aggiungono anche sei revisori dei conti che si sono alternati fra il 2011 e il 2014, ovvero: F.M.C., Rosetta Prato, Carmelo Presti, Enrico Fiannaca, Ennio Saeva ed Ezio Veneziano. A firmare l’avviso di conclusione delle indagini il pm Chiara Bisso.
Secondo l’accusa i bilanci del Comune di Porto Empedocle sarebbero stati presumibilmente alterati in modo da nascondere un buco di circa 3 milioni di euro, al fine di evitare le sanzioni previste per i Comuni che non rispettano il Patto di stabilità. Nello specifico, particolare attenzione è stata riposta sull’utilizzo delle somme versate dall’Enel quale compenso per la realizzazione del rigassificatore, mai realizzato. Per l’accusa queste somme sarebbero servite per mettere a posto i conti del bilancio ed evitare eventuali sanzioni.
Le ipotesi di reato mosse a Firetto riguardano il falso in atto pubblico.
Nell’ottobre del 2018 il GIP Stefano Zammuto dispose una perizia sugli atti relativi ai bilanci del Comune empedoclino. Perizia che sarebbe dovuta servire ad accertare la veridicità e le congruenze dei dati esposti negli strumenti contabili e nelle certificazioni del Patto di stabilità. I legali di Firetto e Alesci si opposero e chiesero di non celebrarlo alla luce anche delle sentenza della Corte dei conti che assolve sindaco ed ex responsabile dei Servizi finanziari dalle accuse contabili. Il giudice comunque ritenne opportuno procedere con l’incidente probatorio, che si svolse nel maggio scorso. In quella occasione si registrò uno “scontro” fra la commercialista incaricata Rita Amato, perito del giudice, e la difesa degli indagati”.
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