Arrestati tre tunisini reintrodottisi illecitamente sul suolo italiano. La Procura di Agrigento ha convalidato l’arresto effettuato dalla Squadra Mobile. Gli arrestati sono stati portati presso i Centri di Permanenza per il Rimpatrio.
Sono tornati sul territorio nazionale nonostante non potessero farlo. La Squadra Mobile della Questura di Agrigento, diretta da Giovanni Minardi, ha arrestato tre tunisini giunti a Lampedusa nei giorni scorsi.
In particolare, uno è stato arrestato perché rientrato in Italia prima dei tre anni previsti nel decreto di espulsione a suo carico, emesso nel 2017. Gli altri due sono stati arrestati per essere rientrati nel territorio nazionale violando i termini del decreto respingimento rispettivamente del gennaio di quest’anno e del primo di questo mese di luglio. Uno degli arrestati, dunque, si sarebbe reintrodotto in Italia dopo soli pochi giorni dal respingimento.
I tre arresti, fanno sapere dalla Questura di Agrigento, sono stati effettuati nella tarda serata di questo lunedì e sono stati convalidati dalla Procura della Repubblica di Agrigento che ha concesso il nulla osta all’espulsione. I tre tunisini, dopo il giudizio direttissimo, sono stati accompagnati presso i vicini Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR).
Dall’inizio dell’anno sono 38 i migranti arrestati o fermati dalla Squadra Mobile di Agrigento: 19 per reingresso illegale, 7 per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, 6 per altri provvedimenti come misure cautelari o condanne definitive e altri 6 per reingresso illegale in violazione della nuova norma del decreto Salvini.
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