Presentato da Confcommercio di Agrigento un rapporto sui cambiamenti dell’economia che certifica il divario tra Nord e Sud. L’agrigentino fanalino di cosa sull’occupazione.
Dai dati Istat 2008-2018 elaborati da Confcommercio Agrigento emerge una fotografia reale e drammatica dell’occupazione nella nostra provincia, che risulta fanalino di coda.
È raddoppiato il tasso di disoccupazione negli ultimi dieci anni nell’agrigentino: dal 16,7% del 2008 al 27,6% del 2018.
Ancora più allarmante –sostengono da Confcommercio, presidente Francesco Picarella- è il tasso della disoccupazione tra i giovani tra i 15 e i 24 anni che arriva al 60%.
Il settore economico trainante risulta essere quello dei servizi, con una forte incidenza dei settori commercio, alberghi e turismo con oltre il 23% del totale. Conseguente la preoccupazione sulla nascita e mortalità delle imprese –scrivono da Confcommercio- che vede numeri negativi su tutti i comparti, ivi compresi quelli sull’agricoltura che, nelle aspettative, doveva essere il settore di maggiore traino anche in virtù delle spinta che si prefiggevano i fondi PSR.
Secondo i dati raccolti da Confcommercio si registra un calo della popolazione residente di oltre 10 mila unità “che certifica –scrivono- la progressiva desertificazione delle nostre città”.
Un rapporto, quello relativo alla disoccupazione e alla desertificazione delle città, -concludono da Confcommercio- che deve far riflettere sulle politiche che Comuni, Regione e Governo devono attuare come facilitatori d’impresa e non freno per economia e occupazione.
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